tccahdim @ bologna

20.12.2013 - Poems
mare vino e abruzzesità del sedici dicembre 2013

mare al mare vino al vino
@ La Fromagerie & Rouge di Bologna

"ho deciso di leggere queste due poesie perché sono quelle che a mio avviso raccolgono l’idea di questa raccolta, l’idea acquosa e sofferta. sono quelle che forse salverei nella bozza del telefono, per tornare a leggerle spesso.

ho conosciuto Eva con la sua poesia subito, non ho vissuto la dicotomia di Eva Persona – Eva Artista, come si definisce lei. non c’è stato un secondo tempo, si è giocato tutto nei primi quarantacinque minuti e forse rigorosamente senza arbitro.

leggo tanta poesia contemporanea e spesso noto le connessioni e le associazioni, dovute da un percorso di studi umanistici e forse anche di letture obbligate, che suggestionano la scrittura contemporanea, ad Eva mancano sicuramente alcune letture, alcuni tasselli ma proprio per questo che la sua poesia è interessante.

è una poesia ingegnera, anche se cerca di nascondere la matematica la si intravede nella struttura di alcuni versi, nel bisogno di creare equazioni di senso che forse la poesia non cerca.

un’altra cosa che noto è che questa poesia è femmina, è una poesia di femmine proprio, parla dell’amore verticale, quello forte, quello delle femmine, delle mamme.

leggere la raccolta di Eva è come sfogliare un album di foto, nascosto in un baule in soffitta dove ci sono i maglioni di lana che prudono e le cartoline forse mai arrivate.

nelle sue foto c’è l’acqua, che a volte è un mare, un oceano ma spesso è semplicemente un bicchiere.

Rondoni la definisce poeta della Sfuggenza, invece io sento il bisogno quasi urlato di Eva di restare, spesso nelle sue poesie parla di radici, alberi ma mai di rami.
le poesie di Eva hanno il busto ortopedico cercano di curare le scoliosi dei cuori
."

cuore di Chiara Giangiordano | occhi di Carlotta Zarattini