ma io non ho che questa stoffa d'amore.
(R. Raimondo)
cos'è che salva un amore?
coloro che si amano hanno forse il dovere morale di coincidersi?
chiunque possiede il diritto di essere dimenticato?
non lo so.
non credo.
mh.
l'amore, come un abito, si indossa rigorosamente a pieghe a pieghe plissettate. la sua stoffa si mostra con entusiasmo si mantiene con cura si lava si stira '
s'ariponne' al cambio di stagione. se il sentimento si smaglia in un punto preciso, accade, mettere una toppa è cosa buona e giusta? cos'è che salva un amore se il rammendo oggigiorno è così demodé?
certi nonni saprebbero esattamente come sistemare il tutto ed io a volte mi sento proprio anziana, 'na vicchiarelle'.
le persone che si amano, quelle vestite colorate mica di nero grigio marrone quelle no per carità, sanno sempre dove trovarsi, soprattutto se mancano, sanno bene come cercarsi, si riconoscono in mezzo a milioni, che dico milioni, milioni di milioni di altre facce. la coincidenza d'intenti, il coincidersi, è un battito d'ali, è suonare la stessa nota sul pentagramma della vita comune.
linee forme pieni vuoti confini sfumature segni (non troppo) astratti strutture sovrastrutture. esiste una legge che descrive l'armoniosa simmetria. l'amore è quasi un'alleanza quasi. le persone che si amano sono quasi alleati quasi, che si cercano quasi quasi sapendo già di trovarsi.
e se invece si scegliesse l'assenza? l'assenza di un amore è essa stessa presenza? l'assenza può essere tanto invasiva quanto la sua presenza. l'assenza va cullata, addormentata, anche all'assenza occorre dare un giaciglio (e un pigiama) per la notte.
eppure cessa l'amore, si smarrisce l'emozione. l'emozione governa l'animo? nobilita l'animo? lo disordina? l'emozione abita l'essere umano ed è per questa ragione che ce la vogliamo ricordare quell'emozione, per la stessa ragione dimenticare.
la maschera che nasconde un'emozione a lungo andare diventa volto.
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