per dire l'indicibile

27.07.2015 - Poems
11753824_10207256450035414_1383059624_n.jpgPost ‘900 lirici e narrativi
antologia poetica a cura di Matteo Fantuzzi e Isabella Leardini (Ladolfi Editore, 2015)

in copertina: Print & Poetry
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“un'allucinazione collettiva.” Matteo Fantuzzi

“un'antologia generazionale”. Isabella Leardini


si raccoglie ai seguenti autori il mio contributo:
Martina Abbondanza, Chiara Bernini, Marco Bini, Federica Bologna, Maria Borio, Giuseppe Carracchia, Clery Celeste, Agostino Cornali, Marco Corsi, Noemi De Lisi, Alessandra Frison, Gianluca Furnari, Francesco Iannone, Maddalena Lotter, Luca Manes, Michela Monferrini, Ivonne Mussoni, Giuseppe Nibali, Giulia Rusconi, Stefano Visigalli

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"Le poesie di Eva Laudace sono itinerari emozionali, mappature di solitudini ricche di dettagli: una scrittura alla continua ricerca dell’equilibrio e della forma giusta per dire l’indicibile.
Sono tende piantate su una terra fragile e viva, picchettate per non farle volare via con il vento della dimenticanza.
In queste ricette magiche per ritrovare l’incanto, la fiaba, si stagliano affermazioni concrete e improvvise illuminazioni di disarmante onestà.
Dall’andamento di un ritmo pop, da febbre bassa, emergono i frammenti lessicali di un dizionario personale e riconoscibile che sfida i luoghi comuni. Ce ne andiamo sfogliando questo manuale di arredo metafisico che parla di noi e delle nostre piccole incertezze, dei dubbi e delle indicazioni del destino.
Scrittura femminile in quanto generatrice, che si nutre (e ci nutre) di colore che strappiamo dai muri ed energia di momenti rubati al vuoto.
Nel viaggio per la comprensione del reale, prendono vita gli oggetti e, nonostante la sospensione in cui è immerso il tempo di questi versi, tutto ci appare essenziale: sgabelli, carrelli della spesa, un montone, il freezer. Tutto sembra legato, tutto si muove come trasportato dalle onde del mare in una baia vicina.
Eva Laudace gioca a sottrarre, lima i versi affinché possano rientrare in caselle invisibili e necessarie.
Fanno capolino, chiari e nello stesso tempo ambigui, i personaggi che abitano i testi: la sorella-pesce, la sposa, le bambine dai capelli rossi, che come fotogrammi sparsi compongono una storia che il lettore è chiamato a decifrare.
Leggendo questi versi si ha la sensazione di trovarsi nel mezzo di una lunga lettera d’amore che non si limita alla caducità del sentimento, ma ci lascia intuire la presenza di una forza che non smette mai di pulsare."
Valerio Grutt

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domenica 26 Luglio alle ore 17.00 a Parco Poesia (Rimini) la presentazione ufficiale del volume con gli interventi di Antonio Riccardi, Mario Santagostini, Gian Mario Villalta e i curatori. a seguire letture degli autori antologizzati.