inediTO a parole semplici/difficili

21.05.2013 - Poems

maggio
giorni (e giorni) in cui sono amplificata, i palmi aperti come papaveri.
le mani tese alla gente d'Abruzzo.

 

un solitario acceso
una magnifica presenza
oppure chilometri di sfida
mura e mura infittite

a latere i binari.

 

ho come la sensazione di aver percorso un lungo viaggio,
di certo una giornata impegnativa.
incontro più d'una donna muta sul treno da Vasto verso Torino,
o forse quella sono io.

certe speranze
cucite all'anulare
hanno la luce dei papaveri
ravvivano il pallore
di mano pudica.


una è composta nei gesti, un'altra si agita,
il suo corpo intero governa scatti e tensioni.
impressionante sarebbe provare a contenere la sua energia vibrante.
è tutta coinvolta in questa semplice azione, il parlare.

 

se nella distesa di rosso
la moltitudine è cosa fragile
non la puoi toccare
non stringere.
taci.

 

facile per qualcuno, difficile per qualcun altro. la vita.
il discorso mi incuriosisce fin troppo.
poi arriva l'eco di bambina a coccia capaball.


inchinato al mare
è l'Abruzzo ringiovanito
o forse quella sono io
da una parola in più
a tre in meno.
qui, ti amo.

 

maggio
oggi fa come una di quelle cose che a crederci davvero poi ci perdi dentro le parole.
qualcuno le raccoglierà?

 

questi sono fiori maledetti
bei principi
colorati d'impunito
rispuntati al nonnulla
forti e gentili
vibrazioni a steli di libertà.


(Eva Laudace, amatrice abruzzese)